I taroccamenti dei Marcianò Bros
Accidenti, se ne parla un meteorologo, qualcosa di vero dovrà pur esserci in questa faccenda delle “scie chimiche”…
…oppure no?
La risposta, prevedibilmente, è: no, non c’è niente di vero.
E il perché è presto detto: Brandt non parla affatto di “scie chimiche”, non le nomina nemmeno, che il servizio tratti di “scie chimiche” è una menzogna bella e buona inventata da Rosario Marcianò, coadiuvato dal fratello Antonio.
Infatti alla fine del video, sottotitolato e messo in rete da Straker con l’altro suo pseudonimo nicscics, viene evidenziato che la traduzione è di un certo ALEXY.
Vediamo quindi qual è la traduzione originariamente fornita da ALEXY, prima che i Marcianò ci mettessero le mani: la traduzione originale si trova qui, proprio sul forum di sciechimiche.org.
Mini-aggiornamento
Com'è abitudine inveterata delle persone poco inclini al confronto onesto, anche questa volta i sostenitori della teoria delle “scie chimiche” si sono premurati di nascondere ben bene le tracce delle loro malefatte, e ora il link che ho fornito al loro sito non funziona più, se non per gli utenti registrati. Conoscendo i loro sistemi abituali però mi sono premurato di congelare la pagina in questione (qui), nonché di fare uno screen-shot del post incriminato.Eccolo (cliccare su di esso per ingrandirlo):
Notate niente di diverso tra la traduzione di ALEXY e i sottotitoli inseriti da Straker?
Per i più distratti, ecco un sunto, che mette in luce distorsioni e manipolazioni, a partire da quelle introdotte dall’autore del servizio per arrivare a quelle del traduttore, sino a quelle definitivamente fuorvianti d’o comandante e d’o professore.
Il meteorologo Karsten Brandt, come spiegato, non fa il minimo accenno a presunte “scie chimiche” ma fa riferimento al Düppel, affermando di averne misurate (misurazioni che peraltro non fornisce) quantità elevate, superiori a quelle dichiarate, sparse dall’aviazione tedesca durante un’esercitazione svoltasi ai confini tra Germania e Olanda.
E già qui inizia il valzer delle forzature, nel caso specifico da parte dell’autore del servizio: la preoccupazione di Brandt (e quella di Johannes Remmel, il rappresentante del Verdi tedeschi intervistato poco dopo) riguarda il possibile inquinamento ambientale dovuto a un uso eccessivo di Düppel, ed entrambi non fanno cenno a modificazioni climatiche, concetto che viene inserito a forza appunto dall’autore del servizio nei commenti della voce narrante e nelle scritte in sovraimpressione, con evidenti intenti di spettacolarizzazione.
Ma cos’è questo “inquietante” Düppel (o chaff in inglese) di cui stiamo parlando? Ce lo spiega proprio ALEXY nel suo intervento su sciechimiche.org che ho mostrato:
la parola Düppel (Dueppel) che non avevo mai sentito in quanto termine tecnico militare, indica un sistema di disturbo per radar, fatto di finissime strisce di carta stagnola o di fini polveri di carbonio rilasciate nell´atmosfera, atte a riflettere il segnale radar e creare una falsa eco. Era una strategia gia´ ideata nella 2° guerra mondiale e nella guerra fredda e non si sa sia stata utilizzata o meno.
Quindi niente di misterioso o super-segreto (è tecnica ben nota e sviluppata sessant’anni fa), viene usato solo molto occasionalmente e in zone limitate per delle esercitazioni (non certo sparso ogni giorno da flotte di aerei militari e/o civili che solcano i cieli di mezzo mondo come sostengono i fissati delle “scie chimiche”) e non può nel modo più assoluto modificare il clima o il tempo atmosferico.
Subito dopo ancora ALEXY scrive (e qui si inserisce la manipolazione del traduttore):
Per comodita´ Düppel la si puo´ tradurre come scia
In effetti è molto comodo per poter ingannare chi visiona il video, dato che il Düppel non viene rilasciato sotto forma di scia ma viene sparato dagli aerei in modo da formare una sorta di nuvola che funga da falso bersaglio e che serve appunto a nascondere l'aereo impedendone l'individuazione: sarebbe alquanto stupido spargerlo come scia che segue l'aeroplano, ché in questo modo sarebbe un aiuto per i radar nemici invece che un impedimento, in quanto basterebbe loro seguire la scia per individuare con sicurezza il velivolo da abbattere.
Inoltre, dopo essere stato rilasciato, il Düppel è ben visibile dai radar (e ci mancherebbe, dato che serve a confonderli e accecarli), ma completamente invisibile a occhio nudo, tanto che il fenomeno in questione venne ribattezzato come il «Mistero delle nubi fantasma» (vedere l’Aggiornamento in fondo a questo post).
Come se non bastasse questo primo ed evidente travisamento del traduttore, Straker e Zret iniziano a fare le loro, di manipolazioni, e ben più pesanti, tipo (riporto solo le principali ed eclatanti):
- traduzione di ALEXY (parla Brandt): scie [in realtà Düppel], contenenti polveri finissime a base di plastica ricoperte di metallo
manipolazione dei Marcianò Bros nei sottotitoli (-1:35): scie chimiche contenenti polveri finissime a base di polimeri e di metalli
- traduzione di ALEXY (scritta in sovrimpressione nell’originale): Le registrazioni (=registri militari) riportano emissioni limitate di scie [in realtà Düppel]
manipolazione dei Marcianò Bros nei sottotitoli (-1:25): Le registrazioni riportano emissioni di scie chimiche a quote basse
- traduzione di ALEXY (voce narrante): Negli Stati Uniti si protesta da parecchio tempo per queste tecniche militari
manipolazione dei Marcianò Bros nei sottotitoli (-1:16): Negli Stati Uniti si susseguono proteste da molti anni, contro queste operazioni militari
Aggiornamento
Dopo una indagine sulle rilevazioni radar della Luftwaffe, venne stabilito che, alla fine di marzo 2006, nella notte tra il 22 e il 23 marzo 2006, circa un’ora prima della manifestazione del fenomeno fu lanciata un’esercitazione di battaglia aerea nello spazio aereo della Bassa Sassonia. Le rilevazioni attestano che in quell’occasione furono usate solo piccole quantità di materiale schermante Düppel, il quale si dissolse in circa un’ora e dieci minuti.
Le parole chiave per comprendere il tutto sono che le nubi fantasma sembravano enormi, tanto che anche nell’interrogazione si specifica «una nuvola della dimensione apparente di 400 chilometri». La spiegazione è, come spesso accade, più semplice di quanto possa apparire con un esame superficiale, ed è stata fornita in questo articolo su Spiegel OnLine[2] (traduzione in italiano qui) e si può riassume in due punti:
- innanzi tutto lo chaff compie egregiamente il proprio dovere, cioè crea una forte eco nei radar, anche se in piccole quantità;
- inoltre durante quella misurazione i radar vennero usati alla massima sensibilità.
Si tratta di “scie chimiche”? In molti siti Internet si discute appassionatamente sul fatto che degli aerei possano spargere prodotti chimici e in questo modo, a scelta, possano agire sul buco dell’ozono oppure assicurare agli USA (a chi, se no?...) il dominio “meteorologico” sul mondo. Secondo questa teoria del complotto, ciò accadrebbe non saltuariamente su scala sperimentale, ma in modo regolare, su scala mondiale e soprattutto anche sulla Germania. I prodotti chimici dispersi lascerebbero nel cielo tracce bianco-grigie. Non si tratterebbe di di normali scie di condensazione, le “scie chimiche” avrebbero un aspetto diverso e si comporterebbero anche in modo diverso. Un aspetto interessante di questa teoria del complotto: chiunque può vedere le scie, chiunque può sentirsi minacciato, ma nessun cittadino (normale) le può prelevare o esaminare. In Internet vengono presentate fotografie di varie scie, che lasciano in cielo “insoliti” disegni. Per chi non è esperto nel campo, appare già strano a prima vista che le scie di condensazione restino in cielo per molte ore, mentre il giorno dopo scompaiono in pochi minuti. Tuttavia questi “fenomeni” sono facilmente spiegabili in termini di umidità atmosferica e correnti aeree. Naturalmente non possiamo nemmeno escludere con sicurezza che un aereo abbia disperso prodotti chimici nell’atmosfera. Ma lo stato di salute delle persone esclude che questo avvenga in modo regolare e nella misura sostenuta dai teorici del complotto: per un tale complotto mondiale dovrebbero essere impiegati non solo centinaia, migliaia di piloti statunitensi, ma anche scienziati, autorità tedesche, ecc. ecc. Qual è la probabilità che un così gran numero di persone resti nell’ombra? Appunto.
Aggiornamento bis
Gli scalcinati disinformatori, per tentare di confutare l’evidenza delle chemtrails, affermano che le scie osservate in varie occasioni sono chaff: è un’altra penosa bugia. Lo chaff è molto diverso da una scia tossica, rilasciata da aerei militari, ma anche da velivoli all’apparenza civili, da droni, da aerei modificati in modo da essere adatti all’irrorazione di veleni nella biosfera. Lo chaff è usato durante le esercitazioni militari e nei teatri di guerra e non in quasi tutti i cieli del pianeta e 365 giorni l’anno, a differenza delle scie venefiche.
Quindi, ricapitolando, Rosario e Antonio:
- sanno benissimo che lo chaff è qualcosa che non assomiglia nemmeno lontanamente a quelle che loro descrivono come “scie chimiche” e che viene usato solo nelle esercitazioni e nei teatri di guerra, non certo in tutto il mondo, a tutte le ore e tutto l’anno, come avevo già spiegato io;
- ciò nonostante hanno spacciato un servizio sullo chaff come servizio sulle presunte “scie chimiche”;
- ciliegina sulla torta, hanno l’immane faccia tosta, loro, proprio loro che sono gli autori del taroccamento, di accusare gli altri di essere disinformatori che dicono «penose bugie», confondendo surrettiziamente le fantomatiche “scie chimiche” con lo chaff.
Aggiornamento ter
Come fu appurato in seguito, erano scie generate da aerei militari che avevano rilasciato enormi quantità di chaff (fibre di alluminio impiegate per confondere i radar), nell’ambito di un’esercitazione che sia la N.A.T.O. sia le Forze aeree tedesche negarono di aver mai compiuto, contro ogni evidenza.
Sottolineo il quasi per tre motivi.
Innanzi tutto perché l'esercito tedesco non ha negato proprio per nulla di aver compiuto esercitazioni con lo chaff, esercitazioni che come visto il Ministro della Difesa tedesco ha tranquillamente ammesso.
In seconda battuta non riescono proprio a ficcarsi in testa che lo chaff non ha alcuna possibilità di essere usato per manipolare il clima.
Terzo, ancora sfugge loro un particolare fondamentale: lo chaff e altamente riflettente per le onde radar, visto e considerato che è fatto apposta per tale scopo, cioè confondere i radar facendo apparire loro un'enorme nube che nasconde i veri bersagli, il tutto utilizzandone poche decine di chili al massimo e non certo tonnellate come sostiene il banfer-team sanremese. Ora la domanda sorge spontanea: quanti anni ci vorranno ancora prima che comprendano anche questi tre semplicissimi concetti? Fossi in voi non tratterrei il fiato nell'attesa...
Commenti:
Vedi, la manipolazione comincia gia' con la frase «Per comodita´ Düppel la si puo´ tradurre come scia».
Ora sarebbe come chiamare per "comodita'" volante la ruota del timone.
Ok, e' circolare, ha i raggi, serve a dirigere qualcosa, ma credo che la differenza sia ben evidente a tutti.
I chaff (e le flare) sono comunemente usati in aviazione militare per evitare di esere abbattuti da missili rispettivamente a guida radar e termica.
Quasi ogni velivolo di una aeronautica militare ha a bordo dei dispenser, soprattutto quelli usati nei teatri di guerra.
Insomma, manipolare cosi' i fatti e l'italiano e' una cosa vergognosa, ma sappiamo che per il comandante la vergogna non esiste.
Saluti
Hanmar
29 novembre 2007 alle ore 10:20
Bell'articolo, anch'io non ho capito perché hanno tradotto chaff con scie, per me chaff è un termine abbastanza comune in aeronautica e non è di certo il mio campo (poi, vabbè, l'ho conosciuto con i videogiochi, specialmente "Gunship", per chi se lo ricorda).
29 novembre 2007 alle ore 10:43
Ora sarebbe come chiamare per "comodita'" volante la ruota del timone.
Peggio: almeno, come dici tu "e' circolare, ha i raggi, serve a dirigere qualcosa".
Ma tra il concetto di "chaff" e il concetto di "scia" non c'è alcun elemnto in comune.
29 novembre 2007 alle ore 18:22
Poi un paio di precisazioni.
Hanmar
Vedi, la manipolazione comincia gia' con la frase «Per comodita´ Düppel la si puo´ tradurre come scia».
A mio modo di vedere le manipolazioni iniziano ancora prima, quando l'autore del servizio tramite la voce narrante afferma che il Düppel serve per effettuare manipolazioni climatiche, cosa che né Brandt né Remmel nominano: parlano solo di inquinamento.
Ho aggiornato l'articolo per specificarlo.
Hanmar
Ora sarebbe come chiamare per "comodita'" volante la ruota del timone.
Ok, e' circolare, ha i raggi, serve a dirigere qualcosa, ma credo che la differenza sia ben evidente a tutti.
Qui dissento e appoggio brain_use: chaff e flare non somigliano per niente, né visivamente, né per diffusione, utilizzo o finalità con le favoleggiate scie chimiche, così come le dipingono i nostri amici guru della Sacra Setta.
29 novembre 2007 alle ore 21:54
29 novembre 2007 alle ore 22:35
Ho aggiornato e altre aggiunte da parte tua o di chiunque, a questo o ad altri articoli, saranno naturalmente ben accette.
29 novembre 2007 alle ore 23:02
Quello e' l'esempio che mi e' venuto in mente!
Con due neuroni, dei quali uno in ferie, cosa pretendete??? :P :P :P
Saluti
Hanmar
30 novembre 2007 alle ore 14:07
E pensare che di questa gente il mondo è pieno!
Ma quand'è che li sbattono in gattabuia e buttano la chiave?
26 gennaio 2009 alle ore 22:55
Ora capisco perché il duo dinamico Marcianò insiste così tenacemente con la sua opera di disinformazione: il mondo è davvero pieno di gonzi e a quanto pare la disinformazione paga alla grande.
14 agosto 2010 alle ore 13:51
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